L'Organo Del Duomo

 

collocato nel presbiterio a sinistra (cornu evangeli), in una grandiosa cassa riccamente decorata, presenta una colossale facciata su base 24’ (la canna maggiore, corrispondente al FA, fu fusa da Inzoli a fine 800 in unica lastra, per questo motivo Inzoli ricevette molti encomi da vari organari tra cui anche il francese Cavaillé-Coll) con una mostra di 21 canne tricuspidata, è uno dei pochissimi organi italiani ad avere un simile prospetto (gli altri sono il Vegezzi Bossi / Pinchi del Duomo di Orvieto,  il Morettini di S.Giovanni in Laterano a Roma  e il Lorenzo da Prato di S.Petronio a Bologna, anche il Duomo di Milano ha due 24’ nelle casse Tamburini del 1986 ma appunto trattasi di casse moderne).

 

 

La storia dello strumento inizia nel rinascimento con un organo di Giovan Battista Facchetti, prosegue poi nell’800 con interventi dei Biroldi (loro il ripieno di 10 file ancora presente, così come la tromba di 16’) e successivamente di Pacifico Inzoli che crea un organo a 2 manuali piuttosto grande per l’epoca (è indicato su l’organo a canne di Corrado Moretti); nel 900 i Balbiani Vegezzi Bossi procedono con l’elettrificazione e l’ampliamento dello strumento (1937 anche esso indicato su l’organo italiano), questo strumento possedeva anche dei corpi nei matronei limitrofi alla cassa e la tipica consolle a bottoncini delle realizzazioni Balbiani anni 30. Infine nel 1984 lo strumento venne portato alla configurazione attuale con un rifacimento ad opera della ditta Mascioni indicato nel catalogo come opera n. 1066, lavori effettuati grazie ad una generosa donazione del cav. Luigi Arvedi; nel 2014 è stato effettuato un restauro sempre ad opera di Mascioni che ha reso di nuovo parlanti le canne maggiori della facciata che nel 1984 non erano state utilizzate, realizzando un nuovo registro, che a placchetta ha il nome di Facciata 24 al pedale, che aggiunge ulteriore gravità su base 32’ al pedale già fornito della quinta di 10.2/3; lo strumento a trasmissione meccanica con registrazione elettrica, presenta 52 registri per un totale di circa 4200 canne.  A differenza del precedente Balbiani è tutto collocato nella cassa rinascimentale.

Positivo (I)

Principale 8
Ottava 4
Quintadecima 2
Decimanona 1.1/3
Vigesimaseconda 1
Ripieno 4 file
Flauto a camino 8
Flauto a cuspide 4
Sesquialtera 2 file
Tromba 8
Cromorno 8
Voce umana 8
Tremolo


Grand’Organo (II)

Principale 16
Principale I 8
Principale II 8
Ottava 4
Duodecima 2.2/3
Quintadecima 2
Ripieno 4 file
Ripieno 6 file
Flauto traverso 8
Flauto a camino 4
Cornetto 4 file
Tromba 16
Tromba 8
Chiarina 4


Recitativo (III)

Principale 8
Ottava 4
Ripieno 5 file
Bordone 16
Bordone 8
Flauto in VIII 4
Flauto in XII 2.2/3
Flauto in XV 
Terza 1.3/5
Viola da gamba 8
Concerto viole 4 file
Controfagotto 16
Oboe 8
Tromba armonica 8
Tremolo


Pedale

Contrabasso 16
Gran quinta 10.2/3
Basso 8
Quintadecima 4
Ripieno 6 file
Subbasso 16
Flauto conico 8
Flauto stoppo 4
Flautino 2
Bombarda 16
Trombone 8
Clarone 4

Facciata 24